Nell'ipotesi di demansionamento, il lavoratore non ha automaticamente diritto al risarcimento del danno da perdita di chance, dovendo a tal fine dimostrare il pregiudizio economico e professionale subito in conseguenza dell’illecita condotta datoriale.
Il diritto riconosciuto al lavoratore che assiste un familiare con handicap in situazione di gravità a non essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede di lavoro ai sensi dell’articolo 33, comma 5 della Legge 5 febbraio 1992, n.104, sorge a...
Il datore di lavoro ha l’obbligo di predisporre tutte le misure necessarie affinché sia concretamente tutelata l’integrità psico-fisica dei lavoratori. In particolare, anche nell’ipotesi in cui il datore non abbia personalmente posto in es...
Il diritto alla fruizione dei buoni pasto ha natura assistenziale e non retributiva in quanto i buoni pasto sono finalizzati ad alleviare il disagio del lavoratore che, in assenza di un servizio di mensa, sia costretto a mangiare fuori casa.
In tema di licenziamento collettivo per riduzione di personale, la comparazione dei lavoratori da licenziare può anche avvenire nell’ambito di una singola unità produttiva.
Le assenze del lavoratore riconducibili alla malattia solo in seguito a un invio tardivo del certificato medico sono qualificabili come assenze ingiustificate e legittimano il licenziamento.
Se il macchinario non è conforme alle prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro, in caso di morte di un lavoratore collegata alla violazione di norme antinfortunistiche, oltre al datore di lavoro, risponde per omicidio colposo anche il fornitore del macchinario.
Il distacco di un lavoratore è legittimo se sussiste l’interesse del datore di lavoro al distacco e se il distacco è solamente temporaneo. Tale interesse può anche essere di natura non economica o patrimoniale, bensì di tipo solidaristico.
In caso di ricorso illegittimo all’integrazione salariale, con violazione dei criteri di rotazione dei dipendenti, e di contestuale demansionamento, il risarcimento riconosciuto per il ricorso illegittimo all’integrazione salariale non copre anche il demansionamento.
In caso di annullamento del licenziamento con successiva reintegra, il datore di lavoro non è esentato dall'obbligo di versare i contributi ed é tenuto anche al pagamento della quota a carico del lavoratore.
La trasformazione del rapporto di lavoro subordinato da tempo pieno a tempo parziale non può essere disposta unilateralmente dal datore di lavoro ma necessita del consenso del lavoratore.
Al lavoratore è riconosciuto il diritto alla fruizione di permessi giornalieri retribuiti per motivi di studio solo durante il periodo di durata legaale del corso di laurea.
È consentito lo svolgimento da parte del lavoratore di altra attività lavorativa durante lo stato di malattia a condizione che la stessa non pregiudichi o ritardi il processo di guarigione.
Le disposizioni del Protocollo condiviso per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro hanno carattere vincolante e la violazione o la mancata attuazione di dette misure da parte del datore di lavoro, oltre che esporlo a ...
È fondato il convincimento del giudice di merito secondo cui, nonostante l’accertamento di un episodio ingiurioso grave, non costituiscono condotta mobizzante, ad esempio, il cambio di stanza del lavoratore, le ripetute attese per conferire con il superiore ...
Il diritto del lavoratore illegittimamente licenziato all’indennità sostitutiva è fondato sul presupposto del diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro; dunque, tale indennità non può essere riconosciuta nell’ipotesi in cui s...
E’ legittimo il licenziamento intimato ad un lavoratore che durante l’orario di lavoro abbia, per un esteso lasso temporale e rilevante durata, effettuato ripetuti accessi a siti internet estranei all’attività di lavoro e che, richiedendo l&rsquo...
E’ insindacabile e non lede i principi di correttezza e buona fede la scelta del datore di lavoro di licenziare un dirigente alla luce di oggettive ragioni di riorganizzazione aziendale che comportino una diversa attribuzione e ripartizione delle funzioni e mansion...
E’ illegittimo il licenziamento disciplinare intimato ad un lavoratore - già coinvolto in un procedimento penale – in violazione dell’obbligo di immediata contestazione, poiché lesivo dell’affidamento del lavoratore e del suo diritto...
E’ illegittimo il licenziamento disciplinare intimato al lavoratore senza che siano state considerate le sue controdeduzioni scritte, inviate tramite raccomandata entro il quinto giorno dall’atto di contestazione, ma pervenute successivamente all’intima...
Nonostante le reiterate e discontinue assenze per malattia del lavoratore possano generare inefficienze sul piano organizzativo, il licenziamento intimato per scarso rendimento prima del raggiungimento del periodo di comporto è nullo.
In una procedura di licenziamento collettivo, la legittimità dei criteri di scelta dedotti nell’accordo sindacale ed impiegati in via prioritaria e alternativa rispetto a quelli legali ai fini dell’individuazione dei lavoratori da licenziare deve...
Il congedo straordinario per l’assistenza di un soggetto disabile in situazione di gravità può essere fruito anche dal figlio non convivente nell’ipotesi in cui non vi sia alcun altro familiare legittimato a beneficiare di detto congedo secondo ...
La normativa vigente subordina il riconoscimento dell’esonero contributivo in caso di assunzione di un giovane lavoratore alla condizione che non siano nei sei mesi precedenti stati intimati licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, nel cui novero potrebbero...
La minaccia grave (di morte) espressa da un lavoratore nei confronti del superiore gerarchico può comportare la rottura del vincolo fiduciario e rappresentare un elemento di forte destabilizzazione dell’ambiente di lavoro, sì da giustificare certament...
L’adibizione del lavoratore a mansioni diverse da quelle dedotte nel contratto di lavoro durante il periodo di prova non determina l’automatica applicazione delle norme in materia di licenziamento individuale, ma può comportare la richiesta di risarcim...
Il produttore libero di un’impresa di assicurazione può svolgere la propria attività, oltre che in forma d’impresa, anche in regime di collaborazione coordinata e continuativa (o di lavoro autonomo occasionale); in tale ipotesi, è fatto o...
Il trasferimento di ramo d’azienda è legittimo quando consista nella cessione di una struttura organizzativa funzionalmente autonoma già esistente e non creata appositamente in vista della cessione (‘requisito di preesistenza’).
Nel caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, il datore di lavoro è tenuto a dimostrare come non sia stato possibile destinare ad altra e diversa collocazione il lavoratore licenziato.
Una pronuncia della Corte di Cassazione ha stabilito che non può essere considerata discriminatoria la disposizione che contempla per la sola lavoratrice il divieto di licenziamento per causa di matrimonio (escludendo dal suo ambito d’applicazione il lavoratore).
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è responsabile dell’infortunio occorso ad un lavoratore quando l’evento si sia verificato anche in ragione di una segnalazione da questi omessa o formulata in modo errato, non costituendo causa d...
Il prevalente indirizzo giurisprudenziale impone al datore di lavoro di giustificare con congrue esigenze organizzative il rifiuto di concedere un periodo di ferie al lavoratore assente per malattia quando la richiesta di ferie miri a scongiurare il superamento del perio...
Non sono ritenute valide le dimissioni presentate da un lavoratore in un frangente di notevole turbamento psichico, anche quando questo non determini la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive, ma solo comporti il venir meno della piena consapevole...
La previsione di un periodo di prova quando tra le stesse parti sono già stati sperimentati con esito positivo periodi di prova in precedenti contratti aventi ad oggetto le medesime mansioni è legittima ove si intenda valutare elementi mutevoli nel tempo (a...
Il licenziamento “in tronco “ di un lavoratore che durante il periodo di assenza per malattia svolga un’attività lavorativa è legittimo quando l’illecito disciplinare (valutato anche sulla base della gravità dei fatti, delle c...
Nel caso in cui il licenziamento collettivo per cessazione dell’attività dell’impresa sia attuato gradualmente, la violazione dell’obbligo di comunicazione entro il termine perentorio di 7 giorni da ciascuna comunicazione di recesso comporta l&rs...
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione stabilisce che il trasferimento di un lavoratore per incompatibilità ambientale costituisce una soluzione organizzativa che il datore di lavoro è legittimato ad adottare ogni qual volta miri a garantire il cor...
La cessione di una ‘struttura dematerializzata’ (cioè costituita essenzialmente da legami organizzativi tra i lavoratori) può essere legittimamente configurata come cessione di ramo d’azienda qualora tale struttura risulti coesa e sperimen...
Il contratto di somministrazione a tempo determinato deve essere sorretto da una esigenza che, ai fini del controllo giudiziale, il soggetto utilizzatore deve poter circostanziare con puntualità, anche con riferimento all’elemento temporale.
Quando il giudice dichiari, per accertata violazione dello schema giuridico del distacco, la costituzione del rapporto di lavoro subordinato tra lavoratore distaccato e soggetto distaccatario, è al contempo sancita la cessazione del rapporto di lavoro con il dator...
La mancata effettuazione della valutazione dei rischi per la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro da parte del datore di lavoro comporta la nullità del termine apposto al contratto individuale di lavoro e la conseguente conversione del rapporto a te...
La certificazione medica rilasciata dal medico competente nominato dal datore di lavoro non può prevalere sulle risultanze mediche espresse nel corso del giudizio dal consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice.
Nell’ipotesi di trasmissione da parte dell’INPS, dell’INAIL o della Cassa edile di un invito a regolarizzare la posizione contributiva privo dell’analitica indicazione delle cause di irregolarità, l’ente può essere chiamato a r...
Quando il giudice dichiara, per accertata violazione dello schema giuridico del distacco, la costituzione del rapporto di lavoro subordinato tra lavoratore distaccato e soggetto distaccatario, è al contempo sancita la cessazione del rapporto di lavoro con il dator...
Deve presumersi la natura retributiva di un rimborso o di un’indennità corrisposti al lavoratore nonostante il venir meno della circostanze che ne giustificano la corresponsione, salvo che il datore di lavoro non dimostri il verificarsi di un errore ovvero l...
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione conferma il principio secondo il quale la durata legale o contrattuale del periodo di preavviso può essere prolungata a condizione che il lavoratore riceva, quale corrispettivo, l’attribuzione di benefici econo...
La Corte Costituzionale ha giudicato illegittimo l’articolo 3, comma 1 del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 23, nella parte in cui l’indennità spettante al lavoratore per l’illegittimo licenziamento è commisurata alla sola anzianità di servizio.
Una recente sentenza della Corte di Giustizia europea sancisce il diritto della lavoratrice gestante, puerpera o in periodo di allattamento ad astenersi per ragioni connesse alla tutela della salute e sicurezza dallo svolgimento di lavoro a turni svolto, anche solo parzi...
È illegittimo il licenziamento del dirigente le cui motivazioni siano state meramente ricondotte dal datore di lavoro alla sola apertura di una procedura di riduzione del personale.
L’atto di licenziamento per superamento del periodo di comporto non deve necessariamente riportare una descrizione completa e minuta di ogni periodo di assenza del lavoratore per malattia, ma deve comunque contenere indicazioni tali da consentire una chiara individ...
Il licenziamento disciplinare intimato successivamente al termine stabilito dalla disciplina contrattuale è illegittimo per l’insussistenza del fatto contestato e comporta l’applicazione del regime di tutela reale (reintegrazione del lavoratore nel pos...
Non è giuridicamente fondata la decisione del datore di lavoro di non procedere all’assunzione di un lavoratore alla luce del rifiuto di questi a produrre anche il certificato dei carichi pendenti, non espressamente richiesto dalla disciplina contrattuale.
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione riconosce al padre lavoratore subordinato la facoltà di poter beneficiare dei riposi giornalieri in concomitanza della fruizione da parte della madre lavoratrice autonoma del trattamento economico di maternità...
Le ragioni fondatrici dell’apposizione del termine al contratto individuale di lavoro devono essere dedotte dal datore di lavoro in modo circostanziato e puntuale. Inoltre, il lavoratore assunto a tempo determinato deve essere impiegato esclusivamente nell’am...
La sottoscrizione della busta paga da parte del lavoratore all’atto della consegna della stessa non implica, in maniera univoca, l’effettivo pagamento della retribuzione nella misura indicata nel prospetto consegnato; è quindi ammesso l’accertame...
Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ribadisce il fermo principio di diritto secondo cui l’attività di controllo effettuata dal datore di lavoro per il tramite di guardie particolari giurate o di un’agenzia investigativa non può in ne...
Secondo un fermo orientamento giurisprudenziale, il trasferimento della residenza fiscale all’Estero non rileva quando il soggetto interessato non abbia provveduto alla cancellazione dall’anagrafe di un Comune italiano, iscrivendosi all’AIRE.
Nell’ambito di un licenziamento collettivo, i lavoratori da licenziare sono individuati sulla base di criteri concorrenti di scelta stabiliti l’ordinamento, ove non regolati con accordo sindacale. Tra questi, i ‘carichi di famiglia’ costituiscono ...
L’obbligo di versamento ad INARCASSA si configura quando l’attività svolta dal lavoratore autonomo sia riconducibile al novero di attività proprie della categoria professionale; mancando il nesso tra le ‘cognizioni tecniche’ ascrivib...
E’ legittimo il licenziamento per giusta causa intimato al dirigente che abbia utilizzato, seppure nell’interesse del datore di lavoro, fondi occulti senza che rendesse nota tale condotta al datore di lavoro stesso né tentasse di farla cessare.
Nell’ipotesi di licenziamento disciplinare adottato con ritardo notevole e ingiustificato rispetto all’inadempimento del lavoratore, è accordata la tutela indennitaria ‘forte’ di cui all’articolo 18, comma 5 della Legge 20 maggio 1970...
Non può trovare applicazione il regime di tutela previsto per il lavoratore che segnali un illecito (whistleblower) quando questo sia stato ‘provocato’ dal medesimo segnalante, peraltro, a tal motivo, resosi a sua volta responsabile di una condotta illecita.
E’ facoltà delle parti stipulanti un contratto individuale di lavoro stabilire il prolungamento del periodo di preavviso rispetto a quello previsto dal contratto collettivo di lavoro, a condizione che tale possibilità sia ammessa dalla disciplina cont...
Quando la prestazione dedotta in un contratto d’appalto subisca una significativa contrazione che rende necessario il licenziamento di lavoratori perfettamente fungibili, la scelta dei lavoratori da licenziare è effettuata secondo precisi criteri, la cui vio...
La Corte Costituzionale ha dichiarato applicabile anche ai lavoratori autonomi il principio di ‘neutralizzazione’ della contribuzione (‘dannosa’) versata successivamente alla maturazione del requisito minimo contributivo per aver accesso alla pens...
La Corte Costituzionale ha stabilito che la lavoratrice gestante ha diritto a beneficiare dell’indennità di maternità anche nell’ipotesi in cui il superamento del limite di 60 giorni intercorrenti tra l’inizio del periodo di assenza dal la...
Una recente pronuncia della Suprema Corte ha ritenuto legittimo il licenziamento del lavoratore irrogato a seguito dell’adozione di tre provvedimenti disciplinari adottati a motivo di una ripetuta, negligente e volutamente lenta esecuzione delle lavorazioni a cui i...
Il licenziamento intimato al dirigente è necessariamente qualificato come ‘disciplinare’ quando riconducibile, anche solo in parte, ad una condotta colpevole in senso lato del lavoratore e tale da pregiudicare il rapporto di fiducia con il datore di lavoro.
La Suprema Corte a Sezioni Unite ha stabilito, al fine di comporre un contrasto giurisprudenziale, il principio di diritto secondo il quale è nullo il licenziamento intimato al lavoratore per le assenze per malattia prima del superamento del periodo di comporto.
Il diritto di critica esercitato dal lavoratore nell’ambito di un procedimento disciplinare esula dal dover rappresentare i fatti contestati in una prospettiva obiettiva. Non essendo condizionato dai requisiti di verità e pertinenza, si ammette che il diritt...
L’applicazione della tutela reintegratoria prevista nel caso in cui il fatto posto a fondamento del licenziamento per giustificato motivo oggettivo sia manifestamente infondato implica l’estensione dell’accertamento del presupposto della ‘manifest...
Non costituisce motivo di licenziamento di un lavoratore il fatto che questi non abbia impedito ad un lavoratore a lui stesso sottoposto gerarchicamente di commettere un reato a danno del datore di lavoro. Infatti, non può essere considerato ‘accondiscente&r...
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito il principio di diritto secondo il quale la specificità di una contestazione disciplinare non deve essere verificata in applicazione di schemi rigidi, bensì valutata tenendo in debita considerazion...
Il lavoratore ha diritto a fruire del congedo straordinario retribuito per l’assistenza ai familiari previsto dall’articolo 42, comma 5 del D.Lgs n. 151/2001, anche qualora l’assistenza avvenga principalmente durante le ore notturne, mentre durante il g...
La Cassazione ha recentemente stabilito che anche la singola componente della rappresentanza sindacale unitaria in azienda può indire assemblee sindacali.
La Corte di Cassazione con recente sentenza ha stabilito che è da considerarsi legittimo il licenziamento di un dipendente che copia file e documenti aziendali anche se i contenuti dei file copiati non vengono diffusi a terzi.
La Corte di Cassazione con recente sentenza ha stabilito che il lavoratore che assiste un familiare affetto da handicap grave ha diritto ai tre giorni di permesso previsti dalla legge n. 104/92 anche nel caso in cui il suo rapporto di lavoro venga trasformato da full tim...
La Corte d'appello di Torino con propria sentenza, in linea con quanto stabilito ripetutamente dalla giusriprudenza, ha dichiarato la natura retributiva dell'assegnazione dell'autovettura aziendale ai lavoratori quando avviene espressamente "ad uso promiscuo".
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 20122 del 17 agosto 2017, ha confermato l’illegittimità di un licenziamento per inidoneità alla mansione dichiarata dal medico competente, prevedendo sotto il profilo sanzionatorio la reintegra nel posto di lavoro.
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 27 giugno 2017, n. 15973, ha stabilito che per il licenziamento dovuto al superamento del periodo di comporto il requisito della tempestività non consiste in un dato cronologico fisso e predeterminato, ma deve e...
Con recente sentenza la Cassazione ha stabilito che la prova utile a rivendicare l’indennizzo per il caso di infortunio in itinere è ad esclusivo carico del lavoratore.
Il Tribunale di Firenze sezione lavoro, ha confermato il nesso causale tra la prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche dei telefoni cellulari di prima generazione e l'insorgenza di tumori a carico di lavoratori esposti a tali fonti.
Il dipendente che usa in maniera sistematica la connessione internet aziendale per fini personali può essere licenziato per giustificato motivo soggettivo.
La Corte di Cassazione, ha ritenuto legittimo il licenziamento disciplinare intimato al lavoratore la cui prolungata assenza per malattia risulti ingiustificata per inidoneità della certificazione medica.
Installare un impianto di videosorveglianza in azienda senza aver siglato preventivamente un accordo con il sindacato,costituisce reato secondo la Cassazione, anche se i lavoratori hanno dato il loro consenso.
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 15 marzo 2017, n. 6770, ha stabilito che può configurarsi un trasferimento d'azienda indipendentemente dalla tipologia contrattuale da cui deriva il fenomeno successivo.
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha recentemente stabilito che il referto del medico aziendale non può di per sè giustificare il licenziamento per sopravvenuta inidoneità permanente allo svolgimento delle mansioni, non essendo sufficiente a pr...
Con recente sentenza la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla legittimità del licenziamento di un lavoratore per riorganizzazione aziendale, ma in assenza di crisi dell’impresa.
La Corte di Cassazione con recente sentenza ha stabilito che non è valido il licenziamento per giusta causa intimato al dipendente che, improvvisamente trasferito in un altro reparto, si rifiuta di lavorare.
La Corte di Cassazione, confermando le decisioni dei precedenti gradi di giudizio, ha ribadito che, il diritto alla retribuzione per le giornate di festività previsto dalla legge non può essere escluso nè limitato dalla contrattazione collettiva.
E’ legittimo il ricorso del datore di lavoro ad un’agenzia di investigazione privata al fine di verificare l’attendibilità della certificazione medica e accertare e dimostrare, con foto e riprese, l’insussistenza della malattia o comunque l...
La nullità del patto di prova non dà luogo - in automatico – alla ricostituzione del posto di lavoro, con conseguenti effetti risarcitori.
La Suprema Corte ha statuito che è obbligo del dipendente che si assenti per malattia verificare che:
- il medico emetta il certificato medico;
- &...
Con recente sentenza la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla legittimità di un co.co.pro. il cui progetto non emergeva in modo esplicito dal contratto, come previsto dalla previgente normativa.
La Corte di Cassazione, con recente sentenza, è intervenuta in materia di TFR precisando che alle indennità riconosciute da un datore di lavoro italiano a favore di un dipendente che presti la sua attività all’estero, debba essere riconosciuta ...
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza 9 febbraio 2016, n.2523 ha affermato che qualora l'accordo riguardante la cessione di azienda non indichi nominativamente i dipendenti da assumere a carico dell'impresa subentrante, ma si limiti genericam...
Con sentenza n. 23140 del 12 novembre 2015, la Corte di Cassazione afferma che, in caso di contestazione disciplinare, il termine di 5 giorni per l'esercizio del diritto di difesa non è un termine decadenziale.
Con la sentenza del 2 Novembre 2015, n. 22353, la Suprema Corte ribadisce che, qualora il codice disciplinare o il CCNL prevedano l'applicazione della sanzione conservativa a fronte di un uso improprio della e-mail aziendale, in caso di elusione delle specifich...
Lunedì 27 aprile 2015 – dalle ore 9.30 alle ore 13.00
C/O Sant Ambroeus Sala Isabella – Corso Giacomo Matteotti 7, 20121 Milano...
La Cassazione con sentenza n. 6222 del 18 marzo 2014 ha affermato che l’uso, anche quotidiano, della e-mail aziendale per ragioni private, così come l’installazione sul pc di programmi non inerenti all’attività lavorativa, non costituiscon...
Con recente Sentenza n. 4723 del 27 febbraio 2014, la corte di Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento per gravi motivi e la correlata impossibilità alla prosecuzione del rapporto da parte di un prestatore che aveva sviato la clientela del...